Vincent Gaudry Mélodie de Vieilles Vignes

Come dice il detto "la capra tira al monte", Vincent Gaudry fin da giovane sapeva che gli studi non erano il suo forte, desiderava stare all'aria aperta e usare le sue mani. Così, a soli 16 anni, iniziò a lavorare nella tenuta di famiglia. E sebbene inizialmente seguisse le orme di suo padre, la grave malattia che contrasse dopo aver spruzzato un trattamento chimico lo spinse a preoccuparsi degli effetti nocivi dei prodotti sistematici e a diventare uno dei primi vignaioli biodinamici di Sancerre (Loira). Legato alla sua terra, alle sue vigne e alla sua natura, tratta i suoi 11 ettari come un piccolo giardino e in cantina, senza pretese, riesce a produrre vini puri, precisi e sinceri.

Nel caso di Vincent Gaudry Mélodie de Vieilles Vignes, si tratta di una cuvée di sauvignon blanc proveniente da vecchie viti di oltre 50 anni piantate su suolo argilloso-calcareo. Sotto i principi biodinamici, pratica l'aratura regolare, l'aggiunta di compost e l'uso di decotti di piante per limitare l'uso di zolfo e rame. Quando l'uva raggiunge il suo momento ottimale di maturazione, viene vendemmiata manualmente e portata immediatamente in cantina. Lì, la vinificazione avviene in vasche di acciaio inossidabile con lieviti indigeni. Successivamente il vino affina sulle fecce fini in barrique usate per 12 mesi e poi per ulteriori 2 mesi in vasche di acciaio inossidabile. Infine, viene imbottigliato con una leggera filtrazione.

Il risultato è Vincent Gaudry Mélodie de Vieilles Vignes, un vino bianco che esprime freschezza, tensione e mineralità. Una meraviglia frutto della dedizione in corpo e anima di uno dei grandi di Sancerre. Se ancora non lo conosci, è ora di rimediare.