Roserock Drouhin Pinot Noir

Non è necessario essere millennial per interrogarsi sulla provenienza dei prodotti che acquistiamo, chi li ha realizzati e come li ha prodotti. Sempre più acquirenti cercano articoli biologici che non danneggino l'ambiente e prestano attenzione all'eccesso di rifiuti. La sostenibilità si riflette anche nel vino e, a seconda della regione vitivinicola in cui si trova la cantina, può cercare di ottenere una o un'altra certificazione. In Oregon, così come a Washington e Idaho, sempre più cantine si stanno unendo alla certificazione LIVE (Low Input Viticulture and Enology), che prevede una serie di controlli che garantiscono il rispetto delle pratiche sostenibili in tutto il processo di vinificazione.

Roserock, storica cantina della Borgogna dal 1880 che attraversa l'oceano per realizzare il sogno americano, è un sostenitore dell'agricoltura sostenibile. Guidata da Philippe Drouhin e Véronique Boss-Drouhin, si stabilisce nelle colline di Dundee nella valle di Willamette per esplorare ed esprimere i terroir dell'Oregon (USA). Sotto questi principi, Roserock Drouhin Pinot Noir è una selezione di pinot noir dei 35 appezzamenti della tenuta coltivati attraverso un'agricoltura rispettosa e vendemmiati a mano. Una volta in cantina, le diverse partite di uve vengono diraspate e fermentate separatamente a temperatura controllata, per poi affinare per 18 mesi in botti di rovere francese.

In una denominazione, Eola-Amity Hills AVA, dove il pinot noir si distingue per struttura e potenza, Roserock Drouhin Pinot Noir è un cuvée con qualità eleganti e deliziose uniche; frutto della culminazione di una ricca storia familiare iniziata a Beaune (Francia) oltre un secolo fa e che ha sempre sostenuto la sostenibilità vitivinicola.