G.D. Vajra Barolo Albe

Nebbiolo, la varietà di uva rossa più rinomata e prestigiosa del Piemonte, in Italia, deve il suo nome alla parola italiana "nebbia", che significa "foschia" e si riferisce alla densa nebbia che avvolge la regione delle Langhe nelle prime ore del mattino durante la vendemmia, in ottobre. Come afferma la stessa Milena Vajra, proprietaria di una delle cantine storiche della regione G.D. Vajra, “La vera bellezza che racchiude l'Alba è la carezza del sole che sorge ogni mattina in tre momenti distinti sui vigneti”. Ispirandosi a questo miracolo quotidiano della vita, questa famiglia di viticoltori appassionati produce G.D. Vajra Barolo Albe, un barolo assolutamente poetico con cui riescono a trasmettere l'eccezionale semplicità della natura.

I suoi artefici, Aldo Vajra (dottore ingegnere agronomo e professore di enologia) insieme alla moglie Milena, sono una coppia lucida la cui passione per il vino non è innata, ma è stata acquisita grazie alle loro capacità. Ferventi sostenitori delle varietà autoctone e delle grandi botti di rovere di Slavonia, non si considerano né tradizionalisti né modernisti, ma semplicemente barolisti. Nel caso del loro vino rosso G.D. Vajra Barolo Albe, proviene da vecchi vigneti di nebbiolo acquistati nel comune di Barolo con le migliori esposizioni possibili. In campo si cerca di effettuare trattamenti nel massimo rispetto per la terra e si utilizzano prodotti sintetici solo quando strettamente necessario. La vendemmia è manuale con una rigorosa selezione dell'uva e, successivamente, in cantina, si selezionano nuovamente le migliori bacche. La fermentazione avviene a temperatura controllata con una lunga macerazione e infine il vino, come vuole la tradizione, viene affinato per 36 mesi in grandi botti di rovere di Slavonia con l'obiettivo di esprimere fedelmente il senso del terroir.

Il risultato è semplicemente eccellente. G.D. Vajra Barolo Albe è un vino rosso elegante, complesso e delicato. Un autentico barolo capace di esprimere come pochi la migliore essenza enologica delle terre piemontesi all'alba e che suscita l'ammirazione dei più esperti.