Lo chiamano “il Messi del vino”. Alejandro Vigil è un eclettico enologo che ha ottenuto un record per il vino argentino: raggiungere, per la prima volta, i 100 punti Parker per due volte, nel 2018, con due vini firmati da lui. Uno di questi è prodotto nella rinomata cantina Catena Zapata, dove ricopre il ruolo di direttore dell'enologia, e l'altro è un vino rosso del suo progetto personale, “El Enemigo”, una straordinaria cantina che gestisce insieme ad Adrianna Catena (Bodega Aleanna) a Mendoza, Argentina.
Qui nasce anche Gran Enemigo Agrelo, un blend realizzato con una predominanza di uve della varietà cabernet franc accompagnate da una percentuale di malbec, che crescono in un vigneto dove prevalgono i terreni argillosi, situato a 930 metri sul livello del mare, nella località di Agrelo (Mendoza, Argentina), le cui spettacolari vedute sulla cordigliera delle Ande sono capaci di lasciare chiunque senza parole.
Per la produzione di Gran Enemigo Agrelo vengono effettuate 5 vendemmie diverse, con un intervallo di un mese e mezzo tra la prima e l'ultima. Le uve macerano a freddo per 5 giorni. La macerazione media è di 23 giorni con il 30% dei grappoli interi. La fermentazione avviene in barrique a temperatura controllata (22 °C/72 °F). Il vino risultante viene affinato per 15 mesi in foudres di 100 anni.
Gran Enemigo Agrelo è un vino dai tannini rotondi, mieloso e persistente. Un grande cabernet franc, con l'accento argentino conferito dalle qualità del malbec, che porta la firma dell'enologo più rivoluzionario e creativo degli ultimi tempi in questo paese sudamericano.