El Enemigo Chardonnay

Ci sono incontri fortuiti che rappresentano una vera e propria benedizione. Nel caso di Adrianna Catena, figlia di uno dei grandi ambasciatori del vino argentino moderno, e Alejandro Vigil, enologo capo della stessa azienda, è stato proprio così. È successo a Londra, nel 2009, quando Adrianna, studentessa di storia all'università di Oxford, ha incontrato Alejandro durante la cerimonia di consegna del premio Decanter Man of the Year, assegnato a Nicolás Catena (rispettivamente padre e capo). Da quel momento è nata una bella amicizia in cui storica ed enologo hanno riconosciuto affinità nei gusti e nelle passioni. È così che nasce Bodegas Aleanna, un progetto vitivinicolo condiviso che rispetta la storia e la tradizione. Grandi vini che, sotto il marchio El Enemigo, sono il frutto della minima interferenza e della massima espressività. Un impegno riconosciuto a livello mondiale che ha posto sotto i riflettori la zona vitivinicola di Mendoza.

Tra le diverse referenze che producono, El Enemigo Chardonnay proviene dai vigneti situati a Gualtallary (Tupungato) ad un'altitudine di 1.470 metri sul livello del mare. Si tratta di viti di chardonnay piantate in un suolo calcareo profondo e roccioso, dove si pratica un'agricoltura rispettosa e con rese limitate. Una volta che l'uva raggiunge il suo momento ottimale di maturazione, viene raccolta manualmente e immediatamente trasferita in cantina. Qui, la vinificazione avviene in barrique di rovere francese da 500 litri (il 35% delle quali nuove) con lieviti indigeni e a temperatura controllata di 18 °C per 40 giorni. Successivamente, il vino matura sotto velo flor per 12 mesi nelle stesse barrique.

Così, con l'abilità di Alejandro e la sapienza di Adrianna, ci dimostrano che l'Argentina non è solo terra di rossi e che molte altre uve possono offrire vini splendidi a queste latitudini. El Enemigo Chardonnay è la combinazione perfetta di barrique francesi e affinamento biologico. Un vino bianco atipico, complesso e salino, degno di elogio.