Domenico Clerico Barolo

La grandiosità del barolo risiede nel terroir. Ciò che lo rende unico e la ragione per cui è conosciuto come “il vino dei re, il re dei vini” è il luogo in cui nasce. Chi ha saputo interpretarlo alla perfezione è Domenico Clerico, un viticoltore che ha iniziato il suo percorso con la moglie Giuliana quando ha ereditato nel 1976 le terre del padre a Monforte d'Alba, nelle Langhe (Piemonte). Da allora ha deciso di vinificare le proprie uve e di ampliare la sua proprietà acquisendo nuovi vigneti, ben posizionati e caratterizzati da ottime caratteristiche microclimatiche. Oggi, la cantina conta 21 ettari di vigneti di prim'ordine, e dopo la morte di Domenico, la famiglia continua a produrre vini senza tempo che incarnano la terra e lo spirito del Barolo che anche il suo fondatore ha saputo interpretare.

Uno dei maggiori successi della cantina è Domenico Clerico Barolo. Un vino rosso le cui uve provengono esclusivamente da Monforte d'Alba. Viti di nebbiolo piantate tra gli anni 1968 e 2005 a un'altitudine di 380 a 330 metri e coltivate con un'agricoltura rispettosa. Dopo la vendemmia manuale, l'uva macera con le bucce per 20-30 giorni. Successivamente il vino invecchia in botti di rovere francese (80% nuove, 20% usate) per 24-30 mesi prima dell'imbottigliamento.

Il risultato è sublime. Come spiega il grande Robert Parker “Domenico Clerico Barolo è un'espressione elegante con la firma della botte molto lieve che rappresenta lo stile così raffinato di Clerico”. Il segno distintivo di uno dei grandi maestri del nebbiolo.